VIDEO / ‘Febbre da necropoli’, visite sold-out: ecco cosa vedranno i 250 iscritti

Le 13 tombe dell’età del ferro di Piano d’Accio richiamano tanti appassionati che hanno preso d’assalto le prenotazione per le giornate del Fai di domenica. Ci sono anche lo scheletro della ricca signora con diadema e collana d’ambra e la tomba del suo bambino

TERAMO – E’ una sorta di ‘febbre’ per l’archeologia quella esplosa all’indomani del ritrovamento della necropoli dell’età del ferro nei pressi del cantiere di Veterinaria, sui terreni dell’UniTe a Piano d’Accio. Domenica prossima 16 giugno, in occasione delle giornata europee dell’archeologia, organizzate dal Fondo Ambiente Italia (Fai) di Teramo, lo scavo aprirà le porte al pubblico in visite guidate (con orari 9.30-12:30, 15.30-19) che però non hanno più possibilità di prenotazione: le liste sono infatti sold-out, andate esaurite in poco tempo.

I fortunati che potranno essere presenti sono oltre 250, suddivisi in 10 gruppi da 20-25 persone, ma l’organizzazione, assieme al personale dell’Abap, la Soprintendenza all’archeologia, belle arti e paesaggio L’Aquila-Teramo, sta cercando di dare una possibilità anche a quella trentina di persone che riempiono la lista di attesa.

La curiosità e l’interesse sono giustificati dal fatto che sarà un evento purtroppo irripetibile, perchè il sito archeologico venuto alla luce da qualche settimana durante lo scavo preventivo e propedeutico all’apertura del cantiere della costruzione dello stabulario di degenza per grossi animali del polo Agro-Bio-Serv, sarà smantellato dopo la conclusione delle indagini tecniche di archeologi e antropologi. Gli interessanti reperti delle 13 sepolture a circolo databili attorno al VII e VI secolo avanti Cristo, saranno infatti catalogati e custoditi fino alla loro musealizzazione, molto probabilmente all’interno di locali messi a disposizione dalla stessa università proprietari dei terreni degli scavi.

Ecco dunque che il ‘giro’ di domenica prossima, assistito e illustrato dagli esperti, costituisce momento più unico che raro. Tra l’altro il ritrovamento è particolare per il fatto che, contrariamente ad altrove, come ad esempio la necropoli di Campovalano o della Cona, non presenta nei corredi funerari rinvenuti, materiale in ferro. Presenta invece dettagli che confermano il rango aristocratico dei defunti, a cominciare dallo scheletro di donna che indossa ancora sulla testa un diadema in ferro che probabilmente reggeva un velo, e una collana di ambra, il che farebbe presupporre l’esistenza di traffici commerciali con le zone del Baltico. Interessante è anche la tomba a circolo che ospitava un bambino, all’interno della quale si rinvengono anche in questo caso arredi funerari che confermerebbero l’origine aristocratica di questa famiglia.

Le visite saranno assistite da Gilda Assenti, funzionario archeologo della Soprintendenza. Alessandro Mucciante, archeologo,
Iolanda Piersanti, archeologa, Laura Petrucci, restauratrice, Samantha Fusari, antropologa.

GUARDA IL TOUR ALL’INTERNO DELLA NECROPOLI

ASCOLTA LA SOPRINTENDENTE CRISTINA COLLETTINI

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